Negli ultimi anni la presenza di studenti con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) ed altre difficoltà di apprendimento è stata rilevata con maggiore frequenza nelle classi delle nostre scuole. Dati epidemiologici stimano la presenza di DSA nel 5% della popolazione scolastica (uno ogni 20 studenti). Se questi dati comprendessero le più generiche difficoltà di apprendimento, la presenza stimata sarebbe ancora più alta.
All’interno di tale popolazione, ritroviamo anche bambini e ragazzi con una storia personale di affido e/o adozione, che molto spesso incontrano fatiche nell’ambito dell’apprendimento durante gli anni di scolarizzazione.
Le recenti leggi sulla valutazione, diagnosi e certificazione dei DSA e l’applicazione degli strumenti compensativi e dispensativi (Legge 170/2010, Linee Guida allegate al D.M. luglio 2011) hanno contribuito ad aiutare gli alunni con disturbi specifici e difficoltà di apprendimento a trarre maggiore profitto dalla scuola e dal sistema educativo.
Tuttavia sembra mancare una forma di aiuto personalizzata e di supporto costante. Inoltre i genitori spesso non riescono da soli a soddisfare le particolari necessità dei loro figli con DSA o difficoltà di apprendimento. Nei casi di affido e/o adozione, tali carenze possono evidenziarsi in modo ancora più rilevante, andando a sommarsi alle peculiarità dell’incontro tra il bambino o ragazzo e la nuova realtà famigliare.
Gli alunni con DSA o difficoltà di apprendimento non riconosciuti o non adeguatamente supportati possono sviluppare problemi di autostima e di scarsa consapevolezza, andando a costituire in alcuni casi un problema per il clima dell’intera classe e un impegno aggiuntivo per gli insegnanti, i quali non sempre riescono a gestire in modo appropriato le complicate dinamiche emergenti.
In questi casi è utile rivolgersi a figure professionali che operano nell’ambito della diagnosi, del potenziamento e della riabilitazione neuropsicologica (es. psicologi dell’apprendimento, neuropsicologi, logopedisti) al fine di costruire il percorso più adatto per ciascun alunno.
Tali percorsi sono realizzati da un’équipe di esperti dell’età evolutiva, che all’interno del proprio studio lavora sulla specificità del singolo individuo e che si traduce, ad esempio, in un’attenzione particolare rivolta ai bambini e ragazzi provenienti da percorsi di affido e/o adozione.
L’intervento può essere in parte effettuato anche all’interno degli istituti scolastici. In questi casi, i bambini e i ragazzi con difficoltà nell’ambito dell’apprendimento vengono facilitati dalla presenza di operatori visti come facenti parte del sistema scolastico e trovano più semplice lavorare in un luogo a loro già conosciuto, trasmettendo l’immagine di una scuola che accoglie e si prende carico attivamente anche delle specificità dei suoi alunni.
Studio di Psicologia e Psicoterapia
Sareste interessati ad un inserimento nello sport? La società pro sesto si sta attivando per portare avanti l’inserimento nello sport per bambini e bambine ragazzi e ragazze. Sono seguiti da persone qualificate e si cerca di inserirli a giocare con gli altri
Un aiuto fa bene per tutti a incrementare il progetto
Buonasera,
ci scusiamo per il ritardo della risposta. possiamo tranquillamente sentirci in privato. Le fornisco la mail dell’Associazione: info@famiglieincerchio.org.
Sarà nostra cura poi passare le informazioni ricevute alle famiglie che ci seguono.
A presto!